DATE PRIVITOARE LA ZONA DUNĂRII DE JOS ÎN IZVOARE VENEŢIENE DIN SECOLELE XVI-XVII

AUTHOR: Ioan-Aurel POP, Cristian LUCA

INFORMATION ON THE AREA OF THE LOWER DANUBE, IN VENETIAN SOURCES FROM THE XVITH – XVIITH CENTURIES

Danubius, XXII, Galaţi, 2004, pp. 33-44.

Abstract

The authors briefly investigate several Venetian sources from the XVIth – XVIIth centuries, consisting in copies of the documents preserved in the registers of the Venetian Consulate in Constantinople and some letters originating from the archives of two executive magistratures of the Republic of S. Marco. The documents, partially or entirely reproduced in the Appendix, have a great contribution in puzzling out the evolution of the trade between Venice and the Oriental Mediterranean, on one hand, and the area of Lower Danube, Moldavia and Poland on the other hand, during the last decades of the XVIth century and the first decade of the XVIIth. The sources highlight the role of the port of Galaţi, as it was port of call for the merchandises conveyed from Crete to Venice, via Constantinople. Even from the documents herewith listed by the contribution of both authors, it clearly comes out that the Romanian Principalities had the role of source of raw materials and, at the same time, they were a market for certain products of the Venetian manufacturing industry. The letters, sent by the Ottoman rulers from the capital to the Council of Ten, and to the Inquisitors of the State, dealing with issues of political nature regarding the Levant and the Central-Oriental Europe, often refer to the internal situation of the Romanian Principalities, exposed to the expansionist intentions of the European powers, thus allowing the thorough study of the pre-modern history of the Romanians.

NOTIZIE RIGUARDANTI L’AREA DEL BASSO DANUBIO TRATTE DA FONTI VENEZIANE INEDITE DEI SECOLI XVI-XVII

Riassunto

Gli autori esaminano brevemente alcune fonti veneziane inedite del Cinque–Seicento, consistenti in copie coeve degli atti conservati nei registri dei baili veneti a Costantinopoli e alcune lettere provenienti dall’archivio di due magistrature esecutive della Repubblica di S. Marco. I documenti, riportati integralmente o frammentariamente nell’Appendice, contribuiscono a far luce essenzialmente sull’andamento degli scambi commerciali fra Venezia e il Mediterraneo Orientale, da una parte, e l’area del Basso Danubio, Moldavia e Polonia, dall’altra, negli ultimi decenni del XVI secolo e nel primo Seicento. Le fonti mettono in evidenza il ruolo del porto di Galaţi come scalo per le merci che giungevano da Creta e Venezia, via Costantinopoli. Anche dai documenti qui riportati, e dovuti al contributo di entrambi autori, risulta evidente che i Principati Romeni svolsero il ruolo di serbatoio di materie prime e, allo stesso tempo, di mercato per alcuni prodotti dell’industria manifatturiera veneta. Le lettere, inviate dalla capitale ottomana al Consiglio dei Dieci e agli Inquisitori di Stato su questioni di natura politica riguardanti il Levante e l’Europa Centro-Orientale, accennano spesso anche alla situazione interna dei Principati Romeni, esposti alle mire espansionistiche delle potenze europee, consentendo così di approfondire la conoscenza della storia premoderna dei romeni.

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